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30 Ottobre 2022

La giornata mondiale della traduzione: cosa ci aspettiamo dalle traduzioni dei giorni nostri?

giornata mondiale della traduzione

Introduzione

In occasione della Giornata mondiale della traduzione, che, come ogni anno, cade il 30 settembre, abbiamo pensato di condividere con voi qualche riflessione in merito a come è cambiato il “modo di fare traduzione” nel corso degli anni, grazie alle componenti esterne che sono intervenute.

Perché esiste la Giornata mondiale della traduzione?

Nel 406 la “Vulgata”, prima traduzione della Bibbia rese il monaco cristiano S. Girolamo il primo traduttore della storia, nonché il Santo protettore di tutte le generazioni di traduttori che si sono susseguite negli anni. 

La particolarità nella stesura della Sacra Scrittura di S. Girolamo, da alcuni lodata da altri criticata: la traduzione non era precisamente corrispondente alla lettera alla versione ebraica originale. Il motivo? La preferenza del monaco romano era quella di “comunicare il senso del testo originale” piuttosto che le singole parole. 

Parola per parola o senso per senso?

Accade spesso anche per le lingue moderne di imbattersi in termini e/o modi di dire che, se tradotti alla lettera non hanno alcun senso. Un esempio? La versione inglese di “sta piovendo a dirotto” è “it’s raining cats and dogs” (letteralmente “stanno piovendo gatti e cani”, che chiaramente in italiano non ha alcun senso). Un dibattito lungo secoli che ancora oggi non ha trovato una risoluzione univoca.  

C’è da aggiungere però che la preferenza della traduzione è anche legata al tipo di testo: per un testo di carattere economico sarà più probabile che venga richiesta una traduzione parola per parola, mentre un articolo letterario avrà necessariamente bisogno di una resa “più libera”. È questo il motivo per cui è fondamentale affidarsi a professionisti del settore che sanno ciò che fanno e le necessità di ogni tipologia testuale. 

Dai dizionari cartacei al digitale

L’avvento della tecnologia ha impattato tutti i settori che un tempo erano prettamente legati al testo cartaceo; non per ultimo, quello della traduzione. Per quanto i dizionari cartacei siano infatti tuttora materiale prezioso per chiunque operi con le lingue, grazie al loro carattere talvolta tecnico e settoriale non facilmente individuabile nel web, è anche vero che le lingue sono praticamente in evoluzione continua. Un vocabolario cartaceo, stampato e di conseguenza “statico”, non è quindi in grado di stare al passo con i tempi, se utilizzato da solo. 

Hanno così preso sempre più piede le enciclopedie e i dizionari online, facilmente ritracciabili su Internet e di certo più tempestivi nella fase di ricerca. Per quanto non siano spesso accurati quanto i cartacei, il vantaggio principale di questa tipologia di vocabolari è da ricercare nell’essere “up to date”, ovvero aggiornati. Sarà quindi in questo caso più facile trovare anche glossari con modi di dire, slang, dialetti, ecc. con termini di uso comune, anche quelli utilizzati dalle ultime generazioni. 

Il lavoro del traduttore richiede in sintesi un connubio di entrambi gli strumenti: i dizionari cartacei necessari per le rese più tecniche, specialistiche e settoriali, e i vocabolari digitali per le traduzioni di carattere più discorsivo, di marketing e commerciali. 

Il fattore umano nelle traduzioni

C’è chi dice che col tempo le macchine andranno a sostituire il lavoro umano, ma noi non siamo d’accordo; sono tuttavia senz’altro un ottimo ausilio nei processi degli operatori del settore. Al contempo, infine, la sempre più crescente attenzione ai cambiamenti climatici, alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla salvaguardia del nostro pianeta resta un topic cruciale anche per il nostro settore, in cui l’impronta ecologica viene garantita grazie alla “computerizzazione” di quasi tutti i processi, che portano quindi ad una conseguente riduzione di sprechi cartacei, prima fra tutti la nostra piattaforma di traduzione online.